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Decimo dono: pregare il sacrificale.
Venga il tuo Regno sacrificale nostro.
3) Seconda sorgente: il nemico semplice: va contro una
persona.
a) Chi me lo fa su: il Padre che da Satana è messo in
malattia, e dalla persona realizzata in morte dell’amore.
Tempo, modo, gradazione è da Lui. Anche
Satana vi soggiace viva.
b) Chi me lo manda: il Padre. Rispetto alla sua morte,
e accoglienza.

Pneumatica magia quella del visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova.
Tocca la preghiera del dire egoisticale, ed ecco uscir fuori
la preghiera del fare sacrificale. Gesù al suo si accosta pregandolo,
e ci ha dato da fare altrettanto.
Quando voi pregate, dite: Padre nostro. Unica preghiera,
tutta sacrificale e tutta da fare. Bene appellato, bene collocato,
bene augurato, bene perorato: Venga il tuo Regno
sacrificale temporale ed eternale; Venga il peccare
cosciente nel tempo e la fissazione della creatura nell’eterna
morte dell’amore.
Col suo sacrificale c’è anche il nostro:
1) Il nostro ha una sua prima sorgente: il creato suo, e l’abbiamo
chiamato: il sacrificale cosmico. Immenso per
estensione, oscuro nella sua spiegazione, rischiarato dalla
Paterna visuazione. Al creato, come a ogni altra cosa, ha
dato una forma piccolare: di sommo concentrato di
potenzialità cosmiche, che nella sua evoluzione e nei suoi
fenomeni fa da sacrificatore alla persona. L’amore egoisticale
ce lo fa solamente deprecare, mentre l’amore
sacrificale ci fa porgere un invito cordiale: Venga il tuo
Regno: Venga il sacrificale cosmico a compiere quella
azione sacrificale che il Padre gli ha assegnato. Dal sacrificale
cosmico piuttosto lontano e remoto passiamo a una
seconda sorgente, un sacrificale più vicino:
2) Il sacrificale inimicale semplice: è questo il sacrificale che
ha un suo gestore bene individuato: il nemico, onde la
qualifica di sacrificale inimicale. Lo chiamiamo semplice
perché la sua azione è interpersonale, si svolge tra due persone.
Il visuato Paterno ci ha fornito una lettura del nemico
e una comprensione totalmente nuova: Pneumatica.
Del nemico mi ha fatto vedere tante cose.
1) Chi fa su il nemico: alla base c’è un battesimo cresimato
Paterno incosciente. Al suo incominciare la persona
viene raggiunta da un raggio di amore Paterno, che
espropriato si cede, dal suo Agente si fa concepire, si dà
da vivere pronto a morire. Quello che Satana ha fatto
prontamente fermando l’amore su di noi (egoisticizzato)
e imponendogli la forma dell’istinto (istintivizzato).
Da quella operazione satanica siamo usciti tutti quanti
nemici del Padre e nemici potenziali dei fratelli: siamo
nemici e tutti possiamo fare il nemico. La formazione
del nemico l’ha in mano il Padre, e la gestisce personalmente
senza lasciarsi sfuggire nulla.
2) Chi me lo manda. In ogni singola persona Lui accetta
di subire la morte dell’amore. Il tempo, il modo, la gradazione
di quella morte viene regolata dal Padre
Agentato. Satana stesso non può modificare il piano di
morte che il Padre realizza in ogni creatura. In questo
deve soggiacere alla volontà del Padre. La morte viva
dell’amore che realizza ogni persona è viva. È la morte
dell’amore che non muore, e la chiamo morte viva.
È la morte di uno Spirito che non muore come un corpo
umano. Mentre conduce personalmente il farsi della morte
dell’amore, provvede pure alla sua destinazione. Vivendo
la morte dell’amore, la persona si fa capace di fare azione
di morte e quindi di odiare il fratello. Facendolo su, il
Padre pensa pure a tante altre cose: a chi deve andare quel
nemico, quando deve fare azione di morte, che gradazione
dare a quella azione e su che cosa deve fare azione di
morte. A tutto provvede il Padre. Quando mi arriva io sono
certo che me la manda a farmi tutto quel male che gli assegna
Lui, nel tempo e nel modo scelti da Lui. A questo
punto non posso ancora dire che il nemico è dono del
Padre, a posso e devo dire che il nemico è prezioso, vale
tanto, perché per farlo su il Padre accetta di subire la
morte. Come minimo dobbiamo rispetto al nemico per
quella morte che il Padre vi accetta. Costa.

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