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Decimo dono: pregare il sacrificale facendo.
Venga il tuo Regno sacrificale fisico.
2) Cosa mi vuol fare: metamorfosare in peggio se non
mi metamorfosa in bene con l’amore sacrificale.
L’amore egoisticale mi fa odiare la morte.
Accensione, alimentazione e lanciato sulla morte.
Coscienza nuova. I fratelli pensano, parlano e agiscono
contro. Dalla affermazione del mio odio alla
morte ne verrà metamorfosi in peggio.

Pneumatica magia quella del visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del
dire egoisticale, ed ecco uscir fuori la preghiera del fare
sacrificale. Cristo e il cristiano si accostano pregandolo.
Quando pregate, voi dite: Padre nostro che sei nei cieli.
Preghiera sacrificale, da dire e da fare. Bene appellato e
collocato. Bene augurato e bene perorato: Venga il tuo
Regno sacrificale: temporale e eternale; col tuo venga
pure il nostro: il cosmico, l’inimicale, il bellico, il fisico.
Venga il nostro sacrificale fisico. Agganciato alla vita
mediante la forma potenziale data ad essa; effettivamente
unito alla vita, anche se Satana lo ha affettivamente sganciato
dalla vita. Da ricongiungere alla vita con un amore
sacrificale che può scorrere per via di conoscenze visuate.
Conoscenze che stiamo provocando con le richieste:
a) Sacrificale fisico che cosa mi vuoi dire: e ce lo ha
detto tutto.
b) Che cosa mi vuoi fare: se mi tratti con l’amore sacrificale
acquisto un potere sacerdotale tale da trasformarti
in bene: ti voglio trasformare la morte dell’amore
in vita; il male in bene (metamorfosi pneumatica),
perché tu possa trasformarmi in meglio: un
corpo immortale, un corpo resurrezionale, un corpo
spiritualizzato e pneumaticizzato.
Il meglio me lo darà alla fine dei tempi quando sciolta la
morte dell’amore incosciente, la mia imago si trasformerà in
corpo vivente celestiale. Ma per amare il mio sacrificale fisico
devo sciogliere quell’amore egoisticale che me lo fa convintamene
odiare. Ognuno va convintissimo di odiare la
morte dal momento che per istinto ama egoisticamente la vita.
(Genesi del mio odio)
1) In apertura della mia vita fu Satana a farmi odiare la
morte. (Accensione) Ha incuneato tra vita e morte
l’istintivo amore egoisticale, il quale si prende la vita e
caccia via la morte.
2) Poi nello svolgimento della mia vita (la catechesi) la
Bibbia mi ha alimentato l’odio presentandomelo come
castigo per il peccato.
3) La mia formazione cristiana e sacerdotale mi ha lanciato
sul nemico della vita: la morte, facendomi brillare la
vittoria sulla morte a imitazione di Cristo.
Il visuato Paterno mi ha dissolto tutto questo, mi ha liberato
la morte dalla mia egoisticità e me l’ha consegnata
all’amore sacrificale. Me ne è venuta una convinzione
contraria: la morte è tutta un dono, tutta un bene.
Non è così per i più, i quali pensano, parlano e agiscono
contro la morte.
1) Tutta la cultura umana è contro la morte, e quello che
addolora: la stessa cultura cristiana. Col pensare e col
parlare contro forse si spera si scongiurarla o almeno di
tenerla in lontananza. Una illusione. Il programma
della vita non si cancella, non si modifica. L’ha scritto
il suo volere e non ammette variazioni.
2) E l’agire contro decisamente a che vale? Si fanno sforzi
sovrumani per rimandarla. Si punta a una alimentazione
sostenutissima, a svaghi ricercatissimi, a divertimenti che
la facciano dimenticare. L’odio esercita sulla morte un
potere assoluto. Non c’è una cosa più odiata della morte
e non c’è persona che non combatta contro la morte.
Gli obiettori non accettano la guerra militare, ma non ne
trovate neppure uno che si rifiuti di combattere contro la
morte. Eppure, Gesù non l’ha odiata, con Lui la Madre e
con loro i loro seguaci, i santi e i martiri. I seguaci di
Cristo non odiano, ma amano sacrificalmente la morte. I
seguaci di Satana non la amano, ma la odiano accanitamente.
Pure trattata così, la morte scatterà per tutti, ma
quel che è peggio ci si va preparando una metamorfosi
fisica in peggio. Avrai tu pure un corpo immortale della
risurrezione, spiritualizzato e pneumaticizzato, non dalla
vita, ma dalla morte dell’amore. Non condanniamo a
morte la morte, liberiamola dall’odio egoisticale, affidiamola
all’amore sacrificale. Avremo scongiurato l’orribile
ed eternale trasformazione in peggio. Liberiamo la morte
dal potere egoisticale satanico.

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