312

Decimo dono: pregare il sacrificale.
Venga il tuo Regno sacrificale nostro.
Sacrificale inimicale semplice: la presa egoisticale della
religione da cui esce odio religioso, tale per due motivi. Le
qualità di una religione egoisticizzata: tutta la verità,
assolutezza, infallibilità, intangibilità, esclusività della
salvezza. Con l’egoisticità una religione si chiude: toccata
da novità sprizza odio.

Pneumatica magia quella del visuato Paterno che tocca il vecchio
fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del dire egoisticale
ed ecco uscir fuori la preghiera del fare sacrificale. Gesù
vi si accosta pregandolo e vuole che altrettanto facciamo col
nostro. Quando pregate, voi dite: Padre nostro. Unica preghiera
sacrificale, tutta da fare. Bene appellato, bene collocato,
bene augurato, bene perorato: Venga il tuo Regno sacrificale
temporale ed eternale, tuo e nostro. Siamo al nostro. È nostro:
1) Il sacrificale cosmico (includiamo il meccanico)
2) Il sacrificale inimicale semplice: è l’odio di un nemico
personale. Lo fa su il Padre morendo. Ma si fa nemico
di un altro amandosi.
*) L’amore egoisticale non dimentica e non trascura un boccone
ambitissimo e squisitissimo: è la religione. Infatti esercita
la sua presa sulla religione. Non lo fa subito, ma non
appena la religione e ufficiale e personale ha realizzato la
sua consistenza. Alla presa segue un processo graduale di
egoisticizzazione, dal quale trae vita e consistenza un odio
che si qualifica religioso. L’odio religioso è il più crudele e
il più spietato che mai ci sia. È religioso per questo motivo:
1) L’odio è la morte viva dello spirito di amore Paterno
che è la sorgente assoluta e primaria di ogni religione.
È l’amore Paterno che dandosi da vivere a ogni creatura
incominciata, le unisce tutte in un’unica Chiesa universale
animata dalla religione Paterna.
2) Per un secondo motivo: l’odio è religioso perché parte
dalla religione egoisticizzata, e si anima di motivi prettamente
religiosi.
Una religione che si va egoisticizzando si copre di qualità
specifiche:
1) Totalità della verità: abbiamo sempre ripetuto che alla
morte di Giovanni evangelista la manifestazione del
vero si chiude: ma ecco che ai nostri giorni lo Pneuma
ti apre un capitolo nuovissimo che prende il nome di
visuato Paterno, di cui nessuno mai sapeva qualcosa.
2) Si veste di verità: assolutezza: mentre la verità è relativa
ai tempi in cui vive l’umanità. Per i tempi passati
c’era un inferno di fuoco. Per i tempi nuovi ecco lo
Pneuma che ti fa pronto un inferno rinnovato: inferno è
morte eterna dell’amore Paterno.
3) Di verità infallibile: infallibilità: senza sapere che una
Chiesa mantiene la capacità di egoisticizzarne una
buona parte. Così il male che mi faccio all’amore nessuno
me lo può sciogliere: solamente io mi assolvo dal
male all’amore mediante il mio triplice sacrificale:
quello che mi do al piacerale, quello che accetto dai
miei nemici e dal corpo mio.
4) Si veste di intangibilità: non si può toccare; ed ecco che
lo Pneuma col nuovo visuato Paterno ti tocca il vecchio
fideato e tutto lo rinnova.
5) Si veste di esclusività salvifica. Già Pietro nella prima
Chiesa l’aveva fatto: ‘Sotto il cielo non c’è alcun altro
nome in cui si possa ottenere la salvezza se non il nome
di Gesù’. Ma sotto il cielo c’è un altro nome che da
sempre è sorgente di salvezza: il Padre: prima, e più del
Figlio.
Tutto questo domanda una apertura; sempre l’ha domandata.
Nella ebraica di fronte a Gesù non c’è stata; una
chiusura totale; da qui l’odio religioso. Mi occorre di fronte
allo Pneuma un’apertura.

Nessun commento:

Posta un commento