Introduzione

Carissimi studenti, solcatori del cielo della Verità, eccoci specchiare, in questo nostro lungo viaggio, in questa
immagine d’Albatros, che già in questo nome ci fa mirare
all’alba nuova sorgente, sorgente di una nuova panoramica
che si apre al nostro sguardo, regalo ai nostri occhi
diventati lungimiranti, e capaci ora di discernere - oltre le
difficoltà e al di là delle prime fatiche nell’intraprendere il
volo - il mondo rinnovato, nel quale ci sentiamo di adattarci,
senza mai fermarci in esso, ma sempre proiettati: migratori
verso il meglio che ci è dato nel quotidiano.
Se stiamo continuando in questo cammino che ora ci fa
volare e librare con le grandi ali che ci equilibrano la rotta,
la nostra tenacia vince le nostre fatiche, la nostra gioia ci
riempie e ci sazia nella nostra fame e sete di quella Verità,
che constatiamo avvicinarsi nella sua semplicità naturale e
vera, rendendoci a nostra volta, a sua immagine, quello che
siamo in verità. Signori del nostro cielo e della nostra terra;
non quelli situati fuori di noi, ma quelli nel nostro cuore:
cielo e terra dell’immenso nostro io che si rispecchia in noi
viaggiando nel cielo di quel Mistero, che sentiamo e gustiamo
nel nostro volo, pregustando e desiderando sempre più
di vivere in quell’alba nuova che si distende all’orizzonte, e
che trasformando l’albatros cercatore in un segno di quell’alba
stessa, riflette un raggio di luce nella storia di questo
nostro mondo assetato della Verità.


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