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Decimo dono: pregare il sacrificale da fare.
Venga il tuo Regno sacrificale nostro.
*) Il fisico. Conoscenze convincenti a recuperare l’amore
sacrificale per reincollare il sacrificale alla vita.
a) È tutto un dono
b) È tutto un bene
c) Cose giuste mi vuol insegnare (giusto estimare, giusto
sentire, giusto fare)
d) Il mio male mi vuole sensibilmente mostrare
e) La cura mi vuole chiaramente prospettare.
La sua parlata ottiene giudizi diversi.

Pneumatica magia quella del visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del
dire egoisticale ed ecco uscir fuori la preghiera del fare
sacrificale. Cristo e il cristiano si accostano pregandolo.
Quando pregate, voi dite: Padre nostro che sei nei cieli.
Preghiera sacrificale: da dire e da fare. Bene appellato,
bene collocato. Bene augurato, bene perorato: Venga il tuo
Regno sacrificale: temporale e eternale; col tuo venga
pure il nostro: il cosmico, l’inimicale, il bellico, il fisico.
Venga il nostro sacrificale fisico.
1) Il sacrificale lo ha assegnato alla forma piccolare
potenziale che ha dato alla vita.
2) Con la vita forma una unità insolubile effettivamente,
anche se Satana che li ha separati affettivamente, per
farci amare egoisticamente la vita e farci odiare la morte.
3) Per ricomporli affettivamente mi occorre l’amore sacrificale
che posso recuperare soltanto con conoscenze
tanto centrate da farmi convinto ad amare il mio fisico
sacrificale.
Così ho articolato le conoscenze:
1) Cosa mi vuol dire
2) Cosa mi vuol fare
3) Quanto mi viene a costare
4) Come lo devo trattare.
La prima conoscenza: cosa mi vuol dire: tre parlate abbiamo
già esaminato; ora le componiamo armonicamente con
quelle che ancora ci ha da dire: eccole disposte secondo
una logica di gradualità.
1) Io sono tutto un dono: tutto: mi dice che non solo la vita
è un dono, ma alla pari lo è pure il suo sacrificale. Vita
sacrificale è tutta un dono. Un dono tale che mi fa
somigliante al Padre. Il Padre è amore benefical-sacri-
ficale. Dal beneficale il dono della mia vita. Dal suo
sacrificale è il dono del mio sacrificale fisico. Lui la
vita sacrificale. Io una vita sacrificale.
2) Io sono tutto un bene: bene la vita, bene il suo sacrificale.
Peccato che l’umanità del sacrificale ne ha fatto
un male. Anzi la Bibbia ne ha fatto un castigo. Dal racconto
della Genesi abbiamo ricavato: il comando proibitivo,
la minaccia punitiva, il giudizio applicativo e la
condanna definitiva. Finanche nella Bibbia Satana si è
incuneato.
3) Cose giuste ti voglio insegnare:
a) un giusto estimare: la vita non è un bene assoluto,
ma relativo: il suo sacrificale te lo dice.
b) Un giusto sentire: non l’egoisticale della vita, ma il
suo sacrificale.
c) Un giusto fare: non fare il grande, ma fare il piccolo.
4) Il tuo male ti voglio sensibilmente mostrare: (morte
fisica segno sensibile della morte dell’amore) il tuo
male è la morte dell’amore. Il sacrificale fisico è un
bene e non può farmi odiare il mio male. Anch’io ho
insegnato ai miei fratelli a odiare il peccato e seguendo
le orme dei santi anch’io mi dicevo: la morte, ma non
il peccato. Il fideato me lo faceva odiare candidamente.
Il visuato non me lo lascia più fare. Se odio il peccato
odierei il Padre che va alla morte dell’amore. Un bene:
sacrificale fisico, mi mostra il male: la morte dell’amore,
e mi sospinge a sciogliere quella morte anche col
sacrificale fisico.
5) La cura ti voglio chiaramente indicare: e la cura io sono
chiamato a fornirtela. Il sacrificale fisico per incarico
Paterno opera la mia totale espropriazione: delle cose,
delle persone, della vita stessa.
Io mi sono fatto male all’amore proprio appropriandomi egoisticamente.
L’espropriazione totale mi guarisce dal male della
mia totale appropriazione. Per ottenere questo mi dirà come
dovrò vivere il mio sacrificale fisico. Questa sua parlata in
modo diverso può essere giudicata. Per me è buona perché
non è uscita da me, ma perché lo Pneuma me l’ha mostrata col
suo visuato Paterno. Comprendo il vostro giudizio negativo.
Per tanti anni anch’io l’ho avuto. Satana me lo aveva istillato,
ma ora lo Pneuma me l’ha generosamente cancellato.

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